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TEATRO AMBIENTE


QUANDO L’UOMO DEPOSE LA ZAPPA


Spettacolo itinerante sui sentieri del bosco e sull’uomo che ha abbandonato la natura

di e con
Arcelloni Filippo

Quando l’uomo depose la zappa per avviarsi verso la città e la fabbrica si liberò dal peso lavoro agricolo ma , nello stesso istante, incominciò a perdere il proprio senso dentro alla Natura.

Un lento e continuo distacco ci ha portato a dimenticare i segreti che l’universo terrestre ci aveva dato.
I campi, i boschi appaiono come una massa indistinta di piante o vegetali di cui non sappiamo più nulla.

 


Nello spettacolo una guida accompagna il pubblico lungo un sentiero e durante le soste di riposo racconta storie degli spiriti del bosco, la vita delle piante, la vita degli uomini, episodi di vita vissuta.
All’inizio dell’ultima tappa, quella che porterà il pubblico alla fine del sentiero, l’accompagnatore lascerà il gruppo di “ospiti” per ritornare a camminare nel bosco lasciando i partecipanti liberi di terminare il percorso e di rientrare nella vita quotidiana.

Tema
Spettacolo itinerante in spazi aperti, sul tema dell’abbandono della natura da parte dell’uomo, sui misteri del bosco, sulla storia e la natura.
Un percorso a tappe dove l’attore guida si fermerà a raccontare brevi storie sulla natura, sugli abitanti del bosco, sulle piante, sull’uomo.
Il percorso sarà deciso assieme agli organizzatori dello spettacolo, sia per la durata che per il numero di soste, con una durata minima di almeno 1 ora.
Lo spettacolo è strutturato con una parte di interventi fissi e preordinati ed altri che verranno creati e organizzati in base agli elementi naturali che presenta il percorso.

   
 

Genere: Teatro d’attore - narrazione

Pubblico: Spettacolo per pubblico misto,numero minimo 20 persone, numero massimo 60 persone

Spazio: Spettacolo itinerante in aree verdi, con tappe

Esigenze tecniche: nessuna

Durata: a seconda del percorso da 1 a 3 ore

Testi d’ispirazione:
La vita segreta delle piante; L’erbolario; Lettera ai contadini sulla povertà e la pace - Jean Giono; L’uomo che piantava gli alberi – Jean Giono; Gnomi, anguane e basilischi – Dino Coltro; L’ultimo bambino nei boschi – Richard Louv

   
 
 
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